Mele da museo

  La mela, oltre ad essere un frutto buono e bello, colorato e dalla forma armoniosa, è anche un oggetto carico di significati simbolici e per questo ampiamente rappresentato nell’arte. Nell’antica Grecia la mela rappresentava la fecondità e gli sposi erano soliti mangiare insieme una mela per favorire la fertilità.   In epoca cristiana la mela diventa il frutto del peccato e della tentazione e viene raffigurata nelle opere pittoriche che rappresentano Adamo ed Eva. ( Tintoretto “Il peccato originale” ) Tintoretto - il peccato originale           Esistono anche vari esempi di Madonna con la mela: immagini di natività che raffigurano Gesù mentre afferra una mela, per significare che Gesù prende su di sé i peccati del mondo. Bellini-Madonna della mela           In ambito profano la mela, per via della sua forma sferica, funge da simbolo cosmico, infatti in molti dipinti sia imperatori che re tengono in mano, oltre allo scettro, anche una mela regale che rappresenta il mondo.   Nel 500, periodo del realismo, troviamo spesso tale frutto utilizzato nelle nature morte. Qui la mela non ha più il significato di peccato ma di ricchezza e abbondanza, spesso associata ad oggetti come gli specchi, simbolo di vanità, oppure strumenti musicali, simbolo dell’amore per la musica o ancora i fiori, emblema della giovinezza. Ricordiamo la celebre natura Morta di Caravaggio chiamata “Canestra di frutta” con una mela rovinata in primo piano, a significare, in questo caso, la caducità delle cose. Canestra di frutta- Caravaggio           Tra le nature morte del periodo impressionista spiccano quelle di Cézanne, in cui la mela diventa una vera protagonista. Cézanne infatti afferma provocatoriamente di voler stupire Parigi (e la pittura accademica) con una mela. In realtà vuole stupire mettendo in mostra la vita quotidiana più semplice ed umile rappresentata appunto da questo frutto comune. Natura morta con mele e pesche - Cézanne           Per finire, concludiamo questa carrellata di “mele famose” con le mele di Magritte, esponente del surrealismo, che diventano le protagoniste di varie opere. Tra queste ricordiamo “Camera di ascolto”, dove un’ enorme mela verde riempie la stanza e “Il figlio dell’uomo”, dove vediamo il famoso uomo con bombetta con il volto nascosto da una mela. magritte_figlio-uomo           La mela di Magritte, come molti altri oggetti che il pittore utilizza, rappresenta il nonsenso della realtà attraverso la banalità che acquista un primato, comparendo a sorpresa nei dipinti o oscurandone il soggetto. Magritte sostiene: “ L’amore dell’ignoto equivale all’amore della banalità: conoscere è pervenire ad una conoscenza banale (…). La banalità comune a tutte le cose è il mistero.” Una mela, frutto banale, banale ma misterioso, che sembra custodire un segreto.